Quantum Leap è stata presente a Startup Europe Week Roma, edizione 2019, per parlare di “PMI innovative come fucina dell’Industria del futuro”.
L’iniziativa ha presentato le migliori realtà del tessuto aziendale regionale, i loro progetti, esperienze e difficoltà. Non solo imprenditori: il clima di confronto ha coinvolto istituzioni, professionisti ed esperti del settore.
L’intervento di Emilia Garito, CEO di Quantum Leap, ha trattato dell’importanza delle PMI innovative per lo sviluppo industriale, il cui ruolo consiste nell’essere acceleratori di innovazione per le grandi imprese e non più soltanto “antenne” di innovazione. In questo modo l’open innovation avviene a livello integrato, con vantaggi maggiori rispetto all’innovazione unilaterale da grande impresa a PMI o all’outsourcing.
Da produzione di beni e servizi a fucine del futuro
In un’ottica obsoleta per la dinamicità del presente che viviamo, le PMI sarebbero attività economiche organizzate al fine di scambiare beni o servizi. Un tempo, secondo questa visione non avrebbero potuto fronteggiare le grandi imprese. Oggi invece le start-up sono dinamiche e globali. Diventano competitive, ma anche collaborative, con i grandi leader del mercato grazie al patrimonio intellettuale.
La competitività non sembra più basarsi su fatturato e numeri. Le start-up possiedono strumenti su cui si basa l’economia del futuro: trasferimento tecnologico, patent pool, co-ricerca e co-sviluppo, M&A (operazioni di fusione e acquisizione), subfornitura tecnologica.
Patent pool
È un’aggregazione brevettuale fra imprese, che decidono di scambiarsi licenze per collaborare in modo strategico. Ricorrere a questa tecnica ridimensiona anche i costi di coordinamento e di contenzioso in materia di proprietà intellettuale. È l’ideale per imprese che operano in mercati ad alta competitività.
Un esempio di patent pool è la macchina da cucire Singer. Come tante altre invenzioni, non è frutto di un singolo ma di tanti attori che si sono “passati la staffetta” miglioria dopo miglioria. È una tecnica, pertanto, più consolidata di quanto si possa pensare.
Fusioni e acquisizioni (M&A)
Tecniche di investimento che concentrano le imprese, nel 2019 si sono configurate come un trend stabile. Pensiamo ai colossi come Google e Microsoft, che hanno acquisito centinaia di PMI per estendere la propria offerta e assimilare tecnologie innovative. Non si tratta di “mangiare i pesci più piccoli”, per così dire, ma di benefici come riduzione di costi di gestione, business sinergico, integrazione strategica di prodotti e servizi, condivisione del know-how. Bisogna ricordare, inoltre, che le fusioni e acquisizioni non riguardano solo imprese dello stesso settore. Ciò apre scenari di crescita da considerare.
Co-ricerca e co-sviluppo
Questi processi di partecipazione coinvolgono diversi attori non solo a livello orizzontale, ma anche verticale. Si crea dunque un effetto che va al di là della pluralità di soggetti. A partire dalla costruzione di un network di relazioni, visibilità e benefici sociali oltre che economici, soprattutto quando gli attori sono variegati.
Subfornitura tecnologica
In questo contratto, il subfornitore (una PMI) si impegna a erogare servizi o offrire la lavorazione di un prodotto per conto del committente (grande impresa). La legge tutela il subfornitore, soggetto dipendente. Questa sorta di decentramento produttivo permette di dare visibilità e valore a una rete di PMI.